Nuova Riveduta:

Genesi 30:2

Giacobbe s'irritò contro Rachele, e disse: «Sono forse io al posto di Dio che ti ha negato di essere feconda?»

C.E.I.:

Genesi 30:2

Giacobbe s'irritò contro Rachele e disse: «Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?».

Nuova Diodati:

Genesi 30:2

Giacobbe si accese d'ira contro Rachele e disse: «Sto io forse al posto di DIO, che ti ha negato di avere figli?».

Riveduta 2020:

Genesi 30:2

Giacobbe si accese d'ira contro Rachele, e disse: “Sono io al posto di Dio che ti ha negato di essere fertile?”.

La Parola è Vita:

Genesi 30:2

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Genesi 30:2

E Giacobbe s'accese d'ira contro Rachele, e disse: 'Tengo io il luogo di Dio che t'ha negato d'esser feconda?'

Ricciotti:

Genesi 30:2

Alla quale rispose incollerito Giacobbe: «Son io forse al posto di Dio, che t'ha privato dei frutti delle tue viscere?».

Tintori:

Genesi 30:2

E Giacobbe le rispose adirato: «Son forse al posto di Dio che t'ha negata la fecondità?»

Martini:

Genesi 30:2

Le rispose disgustato Giacobbe: Tengo io il luogo di Dio, il quale ti ha privata della fecondità?

Diodati:

Genesi 30:2

E Giacobbe s'accese in ira contro a Rachele, e disse: Sono io in luogo di Dio, il qual t'ha dinegato il frutto del ventre?

Commentario abbreviato:

Genesi 30:2

Capitolo 30

Un'ulteriore notizia sulla famiglia di Giacobbe Gen 30:1-13

Rachele concepisce Giuseppe Gen 30:14-24

Il nuovo accordo di Giacobbe con Labano per servirlo con il bestiame Gen 30:25-43

Versetti 1-13

Rachele invidiava sua sorella: l'invidia brama i beni di un altro e questo è uno dei peccati più odiati da Dio e il più dannoso per il nostro prossimo e per noi stessi. Ella non considerava che era Dio a fare la differenza e che aveva grandi benedizioni in altre cose. Consideriamo tutti con attenzione l'insorgere e i meccanismi di questa passione nelle nostre menti. Non si deve mai essere cattivi verso nessun servo nostro perché il nostro padrone è buono. Giacobbe amava Rachele ma ciononostante la rimproverò per quel che disse. I rimproveri sinceri sono segno di vero affetto. Dio deve abitare in noi al posto di qualsiasi altra creatura ed è peccato e follia mettere una qualsiasi creatura al posto di Dio e porvi la nostra fiducia, che dovrebbe essere messa solo in Dio e non in una qualsiasi creatura. Alla persuasione di Rachele, Giacobbe prese Bila, la sua serva, come moglie, e, secondo l'uso di quei tempi, i suoi figli potevano essere riconosciuti come propri figli dalla padrona. Se non fosse stato influenzato da passioni perverse, il cuore di Rachele avrebbe ritenuto i figli di sua sorella più vicini a lei e avrebbe potuto dare ad essi più attenzione, invece di darla a Bila. Ma quei bambini, su cui ella aveva diritto di governare, erano per Rachele più amabili rispetto a quelli che doveva amare a ragione. Come esempio iniziale del suo potere su questi bambini, ella volle dare a loro nomi che erano segni di rivalità con quelli di sua sorella. Guardate le amarezze e i conflitti che genera l'invidia e come essa peggiori i rapporti umani. Convinto da Lea, Giacobbe prese pure la serva di lei, Zilpa, come moglie. Vedete il potere della gelosia e della rivalità e ammirate la saggezza del divino consiglio, che fa unire insieme solo un uomo a una sola donna poiché Dio ci ha chiamati alla pace e alla purezza.

Riferimenti incrociati:

Genesi 30:2

Ge 31:36; Eso 32:19; Mat 5:22; Mar 3:5; Ef 4:26
Ge 16:2; 25:21; 50:19; 1Sa 1:5; 2:5,6; 2Re 5:7
De 7:13,14; Sal 113:9; 127:3; Lu 1:42

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata